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Edizione di Martedì 8 Marzo – ultimo aggiornamento 15:35

BCE: ancora nulla di fatto sul fronte tassi d’interesse.

La Banca Centrale Europea (BCE) si prepara per la sua prossima riunione del Consiglio direttivo, ma è improbabile che fornisca indicazioni chiare sulle intenzioni di ridurre i tassi d’interesse. Christine Lagarde, presidente della BCE, dovrà gestire le divergenze interne riguardo al momento e alla necessità di eventuali tagli. Mentre alcuni membri ritengono opportuno attendere, altri sostengono che sia giunto il momento di agire, considerando le nuove prospettive di crescita e inflazione al ribasso. Lagarde, cercando di evitare divisioni evidenti, potrebbe accennare a una discussione in corso sul taglio dei tassi. La BCE sembra propensa a mantenere una politica di stretta del credito per mitigare i rischi legati a un’economia più debole.

L’ex-presidente della BCE, Mario Draghi, ha recentemente discusso la politica monetaria con un tono profondamente diverso. Nel parlare del futuro, Draghi ha sottolineato la necessità per le banche centrali di distinguere tra inflazione permanente e temporanea, mostrando una maggiore tolleranza verso gli aumenti dei deficit pubblici per gli investimenti che rafforzano le capacità produttive dell’economia. Ha anche enfatizzato che le scelte delle banche centrali dovrebbero basarsi sull’attenzione meticolosa alle aspettative d’inflazione, un approccio che differisce notevolmente da quello attuale della BCE. L’analisi di Draghi suggerisce una visione più ampia e orientata al futuro rispetto all’approccio più cauto della BCE.