Nel dibattito sulla presunta vicenda di dossieraggio da parte di funzionari dello Stato in Italia, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso profonda inquietudine durante un incontro presso la Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia a Teramo. Meloni ha sottolineato la serietà dell’azione di violare la legge attraverso verifiche non autorizzate su cittadini, definendo l’uso delle banche dati pubbliche una violazione della libertà di stampa.
Il commento della leader del Pd, Elly Schlein, riflette l’ampia preoccupazione, descrivendo la situazione come uno scandalo di gravità inaudita. Schlein ha sottolineato l’importanza di fare chiarezza e impedire che fatti simili si ripetano. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha aggiunto un’ulteriore prospettiva, evidenziando l’erosione del diritto alla privacy in Italia e la necessità di affrontare la questione sia a livello giudiziario che legislativo.
Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha sollevato interrogativi sulla Procura nazionale antimafia, suggerendo una possibile ispezione immediata per fare luce sulla vicenda. Gasparri ha anche coinvolto il Quirinale, chiedendo al Presidente del CSM di intervenire e garantire la trasparenza in merito a questo enorme scandalo.
Infine, il senatore di Forza Italia e presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha respinto categoricamente ogni coinvolgimento nella vicenda di dossieraggio. Lotito ha dichiarato di non avere alcuna conoscenza dei fatti e ha minacciato azioni legali contro chiunque associ il suo nome a questa controversia.
6 Marzo, @Marco da Redazione 365Press
