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Edizione di Martedì 8 Marzo – ultimo aggiornamento 15:35

Terlizzi: ennesima morte in cantiere.

Una mattina destinata al lavoro si è trasformata in una tragedia a Terlizzi, dove una palazzina in ristrutturazione ha visto un incidente mortale coinvolgere Cesare Dibitetto, un uomo di 79 anni originario di Giovinazzo e capocantiere del cantiere in questione. Questa figura chiave delle operazioni di costruzione è precipitata da un’altezza considerevole, terminando la sua caduta nel fondo scavo del vano ascensore.

Il dramma si è consumato nonostante i tempestivi soccorsi del 118 e l’intervento dei vigili del fuoco, incaricati del delicato compito di recuperare la salma dal vano. Le forze dell’ordine, insieme al Procuratore Marcello Catalano e al sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, hanno immediatamente avviato gli accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente e verificare la regolarità della presenza di Dibitetto sul cantiere.

Il sindaco De Chirico, visibilmente colpito dalla tragedia, ha espresso le sue condoglianze alla famiglia del defunto e ha sottolineato il profondo sgomento che questa perdita ha causato nella comunità. Ha anche esteso la sua solidarietà agli altri operai presenti sul cantiere al momento dell’incidente.

Inoltre, il sindaco ha riflettuto sulla gravità delle morti sul lavoro e ha invitato a una profonda riflessione sul ruolo di ciascuno nel garantire la sicurezza sul luogo di lavoro. Ha sottolineato che queste tragedie dovrebbero essere un richiamo per tutte le istituzioni e ogni individuo, evidenziando la necessità di migliorare le misure di sicurezza e la consapevolezza sul lavoro.

Il sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, ha unito la sua voce al cordoglio, definendo l’accaduto come un’altra morte sul lavoro in un anno già segnato da tragedie simili. Ha espresso solidarietà alla famiglia di Dibitetto e alla comunità giovinazzese, sottolineando l’urgenza di affrontare seriamente la questione della sicurezza sul lavoro in questa fase di lutto collettivo.

Questa triste notizia, oltre a lasciare senza fiato, solleva interrogativi sulla sicurezza nei cantieri e sulla necessità di un’azione più incisiva per prevenire incidenti così devastanti. La comunità locale è chiamata a riflettere su come migliorare le condizioni di lavoro e a sostenere le famiglie colpite da questa tragedia.